Rocco Salamone, Presidente di ATR Milano l’associazione albergatori aderente a Confesercenti, è intervenuto sull’ipotesi di innalzamento della tassa di soggiorno avanzata dal Comune di Milano:
“La tassa di soggiorno nasce e viene concepita come tassa di scopo, cioè legata a progetti condivisi di miglioramento dell’offerta turistica. Non dovrebbe diventare una leva di bilancio indistinta dei Comuni, né uno strumento per coprire costi generali – come sicurezza o decoro urbano – che sono compiti strutturali dell’ente pubblico. Come rappresentanti delle imprese dell’ospitalità – che già sostengono costi crescenti tra energia, personale, adeguamenti normativi e investimenti sulla qualità – chiediamo che ogni eventuale incremento venga deciso non unilateralmente, ma condiviso con le associazioni di categoria, vincolando in modo tracciabile gli incassi a progetti concreti: mobilità turistica, servizi di accoglienza, decoro nelle aree ad alta presenza turistica, e nelle aree prospicenti le strutture alberghiere. L’innalzamento dell’imposta si traduce in una tassazione della destinazione e ciò è controproducente se non segue una politica di sostegno e ulteriore aggiunta di servizi”.
“Il turismo è una filiera e genera un valore importante per l’intera città. Non può essere trattato solo come un bancomat fiscale. Milano può chiedere di più ai turisti? Sì, ma solo se dimostra di restituire valore in termini di servizi e lo fa insieme alle categorie che quei turisti li accolgono ogni giorno” – conclude Salamone.